Love story con cadavere. Carl Tanzler e Elena Hoyos

La Treccani definisce la necrofilia [da nekros, cadavere e -philìa, amore] come

Deviazione sessuale, molto rara, consistente nell’attrazione verso cadaveri, che si accompagna spesso ad altre gravi manifestazioni patologiche.

Il termine viene coniato nel 1850, quando il sergente Francois Bertrand confessa di essere il famigerato Vampiro di Montparnasse, l'uomo che per un anno intero ha scioccato Parigi disseminando il cimitero di cadaveri riesumati e severamente mutilati.

fonte wikipedia

Soprannominato dalla stampa Sergente necrofilo, Bertrand non solo ammise l'eviscerazione e lo smembramento dei cadaveri, ma spiegò anche che queste non erano che la parte finale delle sue scorribande cimiteriali che comprendevano, oltre al disseppellimento, l'atto sessuale con i corpi riesumati.

Se quello di Bertrand è probabilmente l'episodio più eclatante di necrofilo registrato in epoca moderna, non è di certo il più antico. Erodoto ci riporta la storia di Periandro, che ebbe rapporti con sua moglie quando questa era già cadavere. Né fu da meno del tiranno greco l'imperatore Murong Xi il quale, a detta degli storici, si concesse un ultimo amplesso con l'imperatrice Fu Xunying nel di lei catafalco.

Per tornare ai giorni nostri, la storia di amore post-mortem più famosa ha per protagonista un eccentrico radiologo tedesco, naturalizzato americano: Carl Tanzler.

fonte wikipedia

Nato a Dresda nel 1877 e vissuto fino alla ragguardevole età di settantacinque anni, il dottor Tanzler era un uomo piccolo, dall'aspetto modesto ma curato, occhialini tondi e una curiosa rassomiglianza con Freud.

Emigrato in Australia con l'intenzione di raggiungere l'Isola di Pasqua via mare, Carl perse ben presto interesse nel progetto. In Australia Carl, che ora si faceva chiamare conte von Cosel, visse per dieci anni coltivando i suoi interessi per l'ingegneria e i prodigi dell'elettricità finché, allo scoppio della prima guerra mondiale, si ritrovò internato come prigioniero di guerra.

Dopo il suo rilascio e il ritorno in una Germania sottosopra, Carl si sposa e mette su famiglia per poi emigrare negli Stati Uniti nel 1926. L'anno successivo viene assunto come tecnico radiologo in un ospedale di Key West, Florida.

Ed è durante il suo lavoro nel sanatorio che Carl incontra quella che è, letteralmente, la donna dei suoi sogni.



È il 1930, Elena Milagro de Hoyos ha da poco compiuto ventuno anni e ha contratto la tubercolosi, malattia che ha falcidiato metà della sua famiglia. 
È una ragazza dal sorriso malinconico e folti capelli corvini, ha già alle spalle un matrimonio disgraziato con un uomo che l'ha abbandonata dopo la perdita del primo figlio, e in lei Carl riconosce la donna sognata così tante volte durante l'infanzia. 

Quello di Carl è un amore ossessivo, che Elena non ricambia ma che la famiglia di lei non scoraggia perché il medico si offre di curare la ragazza con ogni mezzo, affidandosi a scienza e fantascienza, nel tentativo impossibile di strapparla alla malattia.

Nonostante tutti gli sforzi del dottore, la tubercolosi ha la meglio e trascina Elena nella tomba nell'ottobre del 1931. 

Distrutto dalla perdita, Carl si offre di pagare i funerali della ragazza e ottiene dalla famiglia il permesso di costruire per lei un mausoleo nel cimitero di Key West.


L'ossessione di Carl per Elena non termina però con la morte della ragazza. Carl le fa visita regolarmente al cimitero, a volte intrattenendosi per ore suonando e cantando per lei. Altre, si intrufola nel mausoleo per iniettare al cadavere dell'amata intrugli di formaldeide nel tentativo di preservarne la carne dalla putrefazione.

Finché, esasperato dal fallimento dei suoi esperimenti, una notte di aprile del 1933 Carl sgattaiola nel cimitero, ammucchia i resti di Elena su un carretto e se la porta a casa.


Qui ha finalmente la possibilità di ricomporre il cadavere della ragazza usando inventiva e un pizzico di fantasia. Con fil di ferro e grucce sistema legamenti e ossa, nuovi occhi di vetro riempiono le orbite rinsecchite e bende di seta impregnate di cera e stucco vanno a sostituire la pelle, mentre i capelli sono rimpiazzati da una parrucca fatta con la treccia della ragazza che la madre gli aveva donato all'indomani della morte di Elena.

Così riassemblata, rivestita e profumata a dovere, Elena trova posto nel letto di Carl dove resterà per sette lunghi anni, uscendone di tanto in tanto per sottoporsi a qualche ritocco o per danzare con lui al chiaro di luna.



L'idillio necromantico ha termine nel 1940, quando le voci circa il dottor Tanzler e la sua strana compagna giungono alle orecchie di Florinda, sorella di Elena. Carl viene arrestato, giudicato sano di mente e condannato per sottrazione di cadavere. Ma il reato è prescritto e l'uomo - che nel frattempo ha ricevuto la commossa approvazione dell'opinione pubblica – viene presto rilasciato.


Carl si trasferisce a Pasco County dove scrive un resoconto dettagliato della sua storia pubblicato nel 1947 su Fantastic Adventures con il titolo “Il segreto della tomba di Elena”. Ma la sua ossessione non ha termine con la definitiva scomparsa dell'amata, seppellita in una tomba anonima per scongiurare il rischio di altre estumulazioni non autorizzate.


Incapace di resistere lontano dalla vista del suo vero amore, Carl si costruisce un'effige della ragazza sfruttando la sua maschera mortuaria. E in compagnia del feticcio vivrà fino al luglio del 1952.
Verrà ritrovato riverso sul pavimento, dietro uno dei suoi organi, morto per un arresto cardiaco sotto lo sguardo impassibile della maschera di Elena.

5 commenti

  1. Credo abbiano fatto bene, alla fine, a perdonarlo. Quest'uomo è stato indubbiamente una persona malata che in fondo non aveva realmente fatto male a nessuno. Certo, forse non la penserei così se qualcuno si mettesse a trafficare nelle mie tombe di famiglia...

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  2. Un altro esempio di necrofilia è narrato nell'Etiopide, uno dei poemi perduti della narrativa greca che narrava gli avvenimenti della guerra di Troia successivi a quelli narrati dall'Iliade. Il poema è andato perduto però sulla base di altre opere se ne conosce la trama. Nell'Etiopide c'è una parte che racconta l'arrivo delle Amazzoni a difesa dei troiani, nel corso di un feroce combattimento Achille riesce ad uccidere Pentesilea la regina di quel popolo, solo che subito dopo, ammiratane la bellezza, non riesce a resistere e ne viola il corpo morto. Solo l'intervento di Tersite che lo comincia a deridere riesce a farlo smettere.
    Insomma...Achille non ci fa una belle figura, non a caso l'Etiopide si conclude con la morte del condottiero greco.

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    1. Ottimo spunto, grazie. C'è un riferimento alla necrofilia anche nell'Orlando innamorato, se non ricordo male.

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  3. Che storia raccapricciante. Sappiamo tutti che la necrofilia esiste davvero, quindi non faccio fatica a credere a questa storia. Accettarlo, però, è tutto un altro discorso. Hai mai visto "Nekromantik" del 1987? Forse uno dei pochi film sulla necrofilia. A dir poco scandaloso.

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    1. Nekromantik ce l'ho tra i film che dovrei vedere prima o poi. Ho letto di Thanatomorphose che mi sembra sfrutti il tema in maniera un po' contorta.

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