Fate. Quattro racconti per voi.

Salve pericolosi lettori: giornata fiacca? Vi va di passare il tempo facendo qualcosa di costruttivo? Magari leggere un po'?
Direttamente dal vascello della Piccola Volante quattro storie fatate solo per voi :) Ma attenzione: sotto tutte quelle paiellettes, i luccichii e le vocine dolci, battono cuori da vere malefiche creature dei boschi...

Non ci credete? Allora dateci un occhio (sappiate, però, che potrete non riaverlo più indietro u.u)

Fate. Illustrazione di Emiliano Billai

Come di consueto, vi posto l'incipit della mia storia. Da lì potrete leggere il resto dei racconti. Ognuno di noi ha dato una sua personale interpretazione della malvagità innata di queste creature del sogno e dell'incubo <3

L'idealista

Lo studioso passeggiava sprofondato in pensieri vasti e confusi, come una galassia immersa in acqua torbida. Si domandava, lo studioso, una quantità di domande. La più contingente, data l’ora e il brontolio concitato dello stomaco, era cosa avrebbe messo in pancia quella sera. Il problema dello studioso, a quell’ora della sera, era che ai desideri dello stomaco e alle lusinghe del cervello non corrispondevano le disponibilità della dispensa: pane un po’ secco, tonno in scatola, legumi in barattolo.Aveva, lo studioso, studiato per anni, dedicando gli anni della sua giovinezza alla cultura, con la speranza, un giorno lontano, di poter usare quella conoscenza per alleviare i dolori dei suoi simili.


Dopo due lauree, un dottorato di ricerca e una serie di contratti a progetto di progetti inesistenti, tuttavia, lo studioso aveva dovuto ammettere che studiare gli aveva soltanto invecchiato le speranze e che la varia umanità incontrata giorno dopo giorno aveva fatto il resto, uccidendo del tutto i suoi progetti di giovane ragazzo.


Il vento disegnava spirali di polvere sollevandole dal marciapiede, era un vento caldo, maligno, che portava brutti pensieri. “Alito di diavolo”, chiamava sua nonna quel genere di vento, quella nonna da cui aveva ereditato il suo desiderio di sapere e l’appartamento al terzo piano di un vecchio palazzo abitato da anziani che ogni notte si chiudevano la porta alle spalle, sperando di chiudere fuori, oltre ai malintenzionati, pure la morte.
{continua a leggere}


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L'autore dell'illustrazione è EmilianoBillai 

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