L'ATTESA - Pamela Gotti

TITOLO:L'ATTESA
AUTORE:Pamela Gotti
EDITORE:La Piccola Volante
ANNO: 2013
PAGINE: 182
PREZZO: 12,00 €
eBOOK: si

SINOSSI. Penelope aspetta ogni notte che Lui arrivi e la liberi dalla sua prigione. Dal Padiglione A della clinica in cui è relegata e da cui ogni notte sogna di fuggire. Nel frattempo, vive e racconta. Inventa delle storie avventurose, nostalgiche e vivide per Martina, la ragazzina che non vuole parlare. Oppure elabora ingegnosi piani di fuga con Eligio, il vecchietto del Padiglione C che ha girato il mondo per i suoi studi d'etologia. Delle volte si immerge a Valencia con Lola, la donna che ha perso il suo vero volto, nei ricordi del Passato Migliore ricco di passione e risate. L'attesa è un romanzo a cornice, in cui le storie dei personaggi e i racconti fantastici di Penelope convivono e si fondono in un'unica trama. Per dar vita a un ordito prezioso, microcosmo in cui si muovono tutte le vite che le pagine riescono, per un poco, a illuminare.


RECENSIONE.

Cominciamo subito col dire che, come la maggior parte dei libri LPV, anche L'attesa di Pamela Gotti nasce da un racconto. Se faccio questa premessa è perché ritengo che permetta di capire meglio lo spirito della storia. 
Una storia che, scritta per uno dei giochi di scrittura promossi mensilmente dalla casa editrice sarda, ha cambiato forma trasformandosi nel romanzo che ho qui, accanto alla tastiera.

Ma parlare di romanzo non è del tutto esatto. Ed è per questo che la premessa è importante. L'attesa, infatti, è un contenitore di storie
Un racconto a più voci, che da la voce a una serie di personaggi (ciascuno introdotto da un capitolo personale) i quali, per i motivi più diversi, si trovano ad un certo punto catapultati nei padiglioni sporchi di disinfettante di una clinica psichiatrica.

Avevo da tempo questo titolo in wishlist proprio per la particolare ambientazione scelta dall'autrice. Sentivo che era un romanzo che dovevo leggere. 

L'aspetto che più mi ha colpito di questo pluri-racconto è stata la familiarità con cui mi ha accolta a inizio lettura. 
È stato come far visita a una vecchia amica, sedersi su una di quelle sedie da struttura pubblica, legno compresso e laminato, e fermarsi ad ascoltarla parlare. "Ti ho portato un pacco di biscotti e un succo di frutta.Come ti trovi qui? A casa manchi molto."
Cose così. Cose che, forse ad averle già vissute, ti inchiodano alle pagine per una specie di deja-vu letterario.


Per questo L'attesa è una storia che fa piacere leggere. La prosa di Pamela Gotti è fluida e carezzevole. Sviluppa la trama cullandoti, pagina dopo pagina. Basta guardare la copertina per capire cosa voglio dire: è un flusso costante e morbido di parole.

Penelope è colei che attende, ogni sera, l'arrivo di Lui. Chi sia Lui lo scopriremo solo alla fine e magari questa scoperta rovinerà un po' le nostre aspettative. È un colpo di mannaia sulla nuca della storia. 

Comunque, Penelope è la protagonista della storia ed è lei che, ogni sera, racconta a una bambina ostinatamente muta una storia. Un modo per evadere dalla vita rattrappita nella Clinica. Un'evasione che riguarda entrambe.

A seguire troviamo Eligio, Olga, Lola, Ettore, Damiano... ciascuno con una storia da raccontare, una colpa da espiare, un luogo da raggiungere. E attese, che si sommano una dopo l'altra. Attese di qualcosa o di qualcuno

Tuttavia, c'è qualcosa che, di tanto in tanto, fa inciampare la storia. Alcuni racconti e scene sembrano un po' troppo forzate e personalmente ho trovato fastidiosi e a tratti superflui i periodi tra parentesi. 

Ma il finale della storia, dolce e doloroso e, per certi aspetti, onirico, da solo fa sorvolare sulle piccole lacune, e rende il romanzo meritevole di lettura.

Romanzo o pluriracconto che è anche uno spettacolo teatrale, se vi capita, andate a vederlo :)

4 commenti

  1. sembra un libro piacevole. Non lo conoscevo, però penso che in libreria avrebbe subito colpito la mia attenzione. Le cover illustrate non passano mai inosservate al mio sguardo :D

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    1. Muriomu, purtroppo LPV è una CE lontana dalla grande distribuzione, un po' per scelta, un po' perché le piccole case editrici fanno fatica a entrare nel giro. Ma ti assicuro che la parte grafica è uno dei loro punti di forza. Nei prossimi giorni posterò i nuovi titoli presi. Ti assicuro che sfogliarli è stata una sorpresa <3

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  2. Come al solito non lo conoscevo, ma tu mi hai convinta! *_* Sembra davvero interessante! :)

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    1. Sian, a parte quelle piccole pecche, secondo me è una bella lettura. Poi, ovviamente, è tutto soggettivo XD ma col fatto che le big fanno "bullismo" in libreria, rischiamo di perderci vere chicche. :D

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