PANTERA - Stefano Benni

Ebbene sì, state per leggere la recensione di Pantera: l'ultima opera pubblicata di Stefano Benni. E mi sento molto stupida. Almeno, una parte del mio cervello pensa che l'altra metà sia stupida. "Pensi sul serio che serva recensire le opere di Benni?", mi chiede. "Sei seria?"
Ma quando ve ne ho parlato, nell'ultima Saturday News, mi sono accorta che tra di voi c'è chi ancora non ha letto nulla di Benni.
E se questo blog ha un obiettivo (se c'è un obiettivo), è proprio quello di far conoscere agli altri -blogger, lettori occasionali, passanti...- le letture che ho trovato più interessanti; quelle opere che (soggettivamente ritengo) val sempre la pena provare a sfogliare.
E Benni...
beh, è tra gli autori di queste opere.




Titolo: Pantera
Autore: Stefano Benni
Editore: Feltrinelli
Illustratore: Luca Ralli
Anno: 2014
Genere: racconti fantastici
Pagine: 112
Prezzo: 12,00€
Isbn.9788807030734
Ebook: si
Voto: 

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Recensione                    

Sarò breve, perché si tratta di un libro breve, da consumare in poche ore, accoccolate sul divano, con una fetta di torta su un piattino bianco, le briciole sparse intorno. 

Sarò breve perché non c'è molto da dire sullo stile di Benni che è lo stile di Benni che chi lo legge da tempo conosce: è lui, dentro ogni parola, che costruisce frasi che sono solo sue e personaggi che li leggi e li scopri e dici: "Ah, se non è Benni, questo", e che a te ha sempre ricordato Lewis Carroll e non te lo togli dalla testa che una particella di Carroll è mescolata tra le particelle di Benni.

Sarò breve perché è tutta emozione quella che si legge, quella che si prova, mentre si sfogliano le vite di Pantera, la protagonista della prima storia, e di Aixi ("si scrive Aixi, disse l'aragosta, ma si pronuncia più o meno Aiji, come la "j" di jardin o del mio nome, Juliette"), protagonista dell'ultima. Emozione che ti travolge, in entrambe le storie, nelle ultime pagine, quando la conclusione è già nota e ti trovi a piangere senza smettere di sorridere.

Ho amato Pantera e ho amato Aixi.

Pantera, chiusa nella sua solitudine di Dea del biliardo, ragazzina inviolabile perché violata infinite volte da un passato che l'ha coperta di nero. Ho amato I Tre Principi, locale fumoso, dove la stecca batte sulle palle e segui e immagini traiettorie e geometrie, nel fumo, nell'odore dell'anice, del biliardo; mentre la notte passa e si ferma e bussa alla porta e nessuno le apre e nessuno ha intenzione di andare a dormire finché l'ultima palla non è andata in buca e le scommesse non sono state pagate. Non dorme chi gioca all'Accademia dei Tre Principi, perché nessuno ha sogni da fare: i sogni sono già stati tutti disciolti nell'acido di una vita che non concede tregua, non offre riparo che non sia un biliardo, una stecca e una sigaretta tra labbra verniciate di rosso. 

Ho amato Pantera e la sua impenetrabilità, al destino, alla fortuna, anche all'amore. Con la solitudine a farle da guardaspalle a segregarla dietro le lenti scure dei suoi occhiali neri.

Ho amato Aixi, piccola sirena dodicenne, custode di un padre malato, di un tesoro fatto di corallo, di segreti che stanno ancorati sul fondo del mare devastato dalle reti della pesca a strascico. 
Aixi, pescatrice e contrabbandiera, che lotta una notte contro un pesce enorme, per pagare un po' di oblio a suo padre e, per un soffio, non ci rimette la sua, di vita.

Aixi, dodicenne con le mani rovinate dagli ami e dalle spine dei pesci da zuppa, con una madre fuggita appena ha potuto, sola tra le reti, a parlare con un astice che la mattina le porta il caffè e un biscotto ma la chela fa troppa forza e il biscotto si spezza.

Aixi l'imbrogliona, la ricattatrice, la ragazzina che sa quel che c'è da fare quando nessuno ha più voglia di aiutarla, che risponde alle minacce con lo sguardo sereno di chi sa cosa dire e lo fa senza arrossire.

Ho amato entrambe queste donne, personaggi brevi dalle storie ridotte che ti pungono il cuore, un pomeriggio di maggio e non riesci più a togliere la spina e sei costretto a lasciarla, mentre il sangue cola via come una lacrima.

A intervallarle troverete le illustrazioni, le bellissime illustrazioni di Luca Ralli (qui il suo blog); un autore che ha già collaborato in passato con Benni. Le sue tavole seguono i racconti, li mostrano, ti ci fanno entrare dentro. Nei mondi limitati eppure preziosi di Pantera e Aixi. Mondi che sono per metà favola, per metà sogno.

12 commenti

  1. La tua recensione è bellissima, quasi poetica!! Amo lo stile di Benni, mi ricorda un po' Pennac, e anche se non sono mai riuscita a finire il suo Terra! lo reputo uno dei migliori scrittori contemporanei italiani!! Questo suo nuovo libro finirà dritto dritto nel mio carrello acquisti, anche grazie alle sue illustrazioni! Si merita un cartaceo, non il mio solito ebook! ;-)

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    1. Entrambi questi racconti ti lasciano dentro un vuoto, un'emozione e un dolore. Benni lo apprezzo di più nei racconti (Il bar sotto il mare, l'ultima lacrima, La grammatica di Dio), ma anche i suoi romanzi sono magici. Terra! non ricordo se l'ho letto oppure no. La compagnia dei Celestini, invece, è stata la seconda opera che lessi di lui e continua ad essere il suo romanzo che preferisco :)

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  2. Ciao Fede! Hai fatto bene a recensire questo autore perchè...beh io non lo conoscevo affatto! Mi sembra un buon libro per approcciarsi inizialmente allo stile di Benni...ti dirò, i tuoi consigli librosi sono sempre un pò "speciali" e fuori dal coro...me lo segno sicuramente! ^.^

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    1. Ciao Rosa, visto che hai la fortuna di avere una biblioteca fornitissima, credo proprio che non avrai difficoltà a trovare qualcosa di Benni. Se posso, ti consiglio di leggere i suoi racconti, che sono forse il formato che gli è più congeniale. Tra i romanzi, non smetterò mai di dirlo, La compagnia dei Celestini merita una lettura :3

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  3. Che bella recensione! :) Mi hai fatto venir voglia di leggere qualcosa di Benni, non importa cosa!!! :)

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  4. Ciao Federica :) bella recensione!
    Mi hai incuriosita tantissimo. Non conoscevo questo autore ed è un peccato, sembra davvero interessante!
    Appena possibile darò un'occhiata al suo libro mentre per il momento faccio un salto sul blog di Luca :)

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  5. Ciao Giusy, le illustrazioni di Luca danno ai racconti più corpo e più "odore". Ti fanno entrare nelle storie. Spero che Benni possa piacerti, perché è un autore dall'immaginario e dallo stile difficilmente imitabili :3

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  6. Benni è in assoluto uno dei miei scrittori italiani preferiti. Nei suoi libri c'è sempre qualcosa di surreale, il suo stile è inconfondibile e ogni sua storia a me sembra sempre quasi una fiaba.
    Trovo la tua recensione molto bella...sicuramente non è facile recensire Benni e fai bene nel tuo intento di 'divulgare il verbo' per farlo conoscere a chi ancora non l'hai mai letto :)
    Io devo ancora leggere Pantera, spero di riuscire a comprarlo a breve! Comunque sono Martina, una tua nuova follower :D

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    1. Ciao Martina, finalmente una fan di Benni! ^_^ Io ho iniziato ad amarlo con L'ultima lacrima, da allora, tranne sparuti casi, non sono mai riuscita a non farmi piacere una sua storia. Penso che, tra i narratori nostrani, sia il migliore, perché ha prosa, stile e immaginazione uniche. Eppure, chissà perché, spesso viene posto in secondo piano. Spero che Pantera ti piaccia quanto è piaciuto a me :) e benvenuta tra le nuove follower! <3

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    2. Io l'ho conosciuto con La Grammatica di Dio e me ne sono innamorata con Baol! Mi mancano ancora molti dei suoi libri ma lo ritengo davvero un autore valido, sono d'accordo con te sul fatto che venga posto in secondo piano quando invece meriterebbe più attenzione!

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