*Un classico al mese (1)*. La metamorfosi


è iniziata la primavera. Niente di meglio che accompagnare l'inizio della nuova stagione con una rubrica fresca fresca, trovate?
Ogni mese vi proporrò un classico della letteratura.
Ho appena finito di leggere La metamorfosi di Kafka, racconto che tenevo in wishlist da un bel po'.
Ne vogliamo parlare?


Titolo:  La metamorfosi e altri racconti
Autore: Franz Kafka
Traduttore: 
Editore: Crescere Edizioni
Pagine: 140
Prezzo: 3,90€
ISBN 8883371453

***

Sinossi


La metamorfosi è la storia di un uomo comune, Gregor Samsa, un modesto impiegato che un mattino si sveglia e si accorge di essersi trasformato in un mostruoso parassita (ungeheueren Ungeziefer). Nonostante i suoi tentativi di tenere nascosta la sua situazione al resto della famiglia, al procuratore, ed al suo datore di lavoro, la vista di Gregor in quelle condizioni porta a reazioni di orrore in tutti loro. Abbandonato da tutti tranne che dalla sorella Grete che si preoccupa di lui e gli procura il cibo. Gregor inizia, pur mantenendo le sue facoltà intellettuali, a comportarsi come un vero insetto, seguendo i suoi istinti, provando perfino soddisfazione nel camminare sui muri o nel mangiare cibo stantìo e andato a male. Dopo poco tempo, tuttavia, Gregor viene completamente abbandonato a sé stesso, e comincia a star male, a rifiutare il cibo che gli viene offerto fino a giungere ad una morte lenta, causata dalla sua cachessia. La governante e gli affittuari vengono allora cacciati. I genitori si accorgono dello sviluppo fisico della figlia, che, divenuta una bella ragazza, si avvicina all'età del matrimonio. La famiglia infine decide di trasferirsi in una dimora più piccola situata in una zona migliore rispetto alla collocazione dell' abitazione precedente.


La metamorfosi  viene considerato, non a caso, uno dei racconti più emblematici della produzione kafkiana, quello in cui si concentrano i temi che tornano di frequente nelle sue opere. La spersonalizzazione dell'uomo, il rapporto tormentato tra padre e figlio, il surreale, l'uomo-insetto, l'angoscia e il senso del dovere, la rigida burocratizzazione dei rapporti sociali.

Nel racconto, che si suddivide in tre differenti atti, assistiamo a una metamorfosi che non è quella di Gregor Samsa, anzi, nessuno ci dice perché sia diventato uno scarafaggio nel corso della notte né nessuno, in famiglia, sembra porsi il problema. La trasformazione del commesso viaggiatore in scarafaggio viene presa dagli attori del racconto come un dato di fatto, una disgrazia irrimediabile da sopportare.

La vera metamorfosi di cui parla Kafka è un'altra: quella della famiglia di Samsa.


Il commesso viaggiatore, tornato a casa dopo un lungo periodo di assenza, deve rientrare a lavoro dopo una settimana di ferie. Ma a quel lavoro, intrapreso soffocando ogni aspirazione per aiutare la famiglia, in difficoltà economica, Gregor Samsa non tornerà mai. Si risveglia, infatti, non più uomo ma insetto. Un insetto gigantesco.

Questa metamorfosi è già completata, Gregor non può far altro che appurare di essere diverso. Ma quando si mostra alla famiglia, preoccupata del fatto che se ne stia ancora a letto invece di essere già al lavoro, crea il panico. Un panico che è anche rassegnazione.
In fondo, ormai Gregor è uno scarafaggio, non ci si può fare niente.

Si tratta di una situazione surreale non tanto per la trasformazione di Samsa, quanto per il contegno di quelli che ne vengono informati. 
Il racconto prosegue, quindi, mostrandoci il comportamento della famiglia davanti a questa improvvisa e fastidiosa disgrazia.

Solo la sorella di Gregor sembra occuparsi di lui, ma è un'occupazione che non ha molto a che spartire con l'affetto: Grete sta semplicemente mutando. Quella cura che impiega nel spicciare la camera dove vive rinchiuso il fratello, e nel portargli qualcosa da mangiare è un'azione che compie nell'esercizio di un nuovo potere, che fin'ora le era stato proibito.

L'impossibilità per Gregor di farsi capire e l'indifferenza dei genitori, che non si sforzano di sapere se lui sia in grado di capirli, disgustati dal suo nuovo aspetto, lo isola sempre di più dalla famiglia.

Dopo un primo momento in cui, libero dalle incombenze lavorative, Gregor sperimenta per la prima volta un nuovo aspetto della libertà, segue un progressivo abbattimento. Isolato e scacciato da tutti, trattato più o meno come una bestia pericolosa, ignorato, ferito e lasciato senza cibo, Gregor decide di lasciarsi morire. Finché, dopo l'ennesima aggressione da parte dei suoi familiari, morirà solo e ignorato nella sua stanzetta proprio mentre, in cucina, padre madre e sorella cospirano per liberarsi della sua presenza ingombrante e sgradita.

é un racconto, La metamorfosi, su come possano mutare, nello spazio di una notte, anche quelle relazioni che si pensavano solide ed eterne come i legami di sangue. Dal momento stesso in cui non ha più una forma umana, Gregor cessa anche di essere considerato un figlio e un fratello, un essere umano degno di stima, aiuto e comprensione.

Il consiglio, come al solito, è quello di leggerlo.

Citazioni.

Ma la sorella fu purtroppo d'altro avviso. Nelle discussioni riguardanti Gregor, s'era attribuita (e non del
tutto a torto) un ruolo di arbitro di fronte ai genitori; sicché anche stavolta bastò che la madre esprimesse quel dubbio, perché lei insistesse sulla necessità di sgombrare non solo il comò e la scrivania, secondo la sua prima idea, ma anche tutti i mobili della stanza, eccettuato l'indispensabile divano. [p. 34]

Gregor, atterrito, si fermò: non gli serviva a nulla correre, il babbo aveva deciso di bombardarlo. Si era riempito le tasche di mele, prendendole dalla coppa che stava sulla credenza, e gliele scagliava ad una ad una, senza mirare preciso, almeno per ora. [p. 39]

Era appena entrato nella sua stanza, quando l'uscio fu richiuso e sprangato furiosamente, e la chiave girò nella toppa. Il rumore improvviso spaventò Gregor al punto che le zampine gli si piegarono sotto. Era stata la sorella ad avere tutta quella fretta: aspettando ch'egli uscisse si era alzata, poi lo aveva raggiunto con un balzo leggero che lui non aveva nemmeno udito.
"Finalmente!" gridò ai genitori nel momento in cui faceva scattare la serratura. [p. 53]




4 commenti

  1. non sono proprio un'amante dei classici ..in vita mia ne ho letto pochissimi, tipo Alice nel paese delle meraviglie, La fattoria degli animali e basta credo xD non so, questo non mi ispira tanto! Ho intenzione di leggerne qualcun altro, perciò la tua rubrica sarà utilissima :D

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    1. Ciao Giusy, ^_^ Kafka è un autore un po' ostico e anch'io prima di leggere La metamorfosi, soprattutto dopo la batosta di Il castello (>_<) ci ho messo un po'. Chissà che il prossimo classico non ti conquisti, allora. Ci rileggiamo presto :)

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  2. Mi ha sempre attirato dalla trama! :) Ma ancora non ho avuto l'occasione di leggerlo, ma credo che rimedierò presto!
    Bella l'idea di questa rubrica! ;)

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    1. Ciao Jaqueline. La metamorfosi ha una trama davvero particolare e confesso è stata una lettura rimandata forse troppo a lungo :) Credo che l'idea di una rubrica sui classici sia venuta ad altri blogger ^_^ Anzi, quasi quasi vado a fare ricerca :D Grazie per il commento, spero di tornare a leggerti <3

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