UN GIORNO A MILANO. Aa.Vv.

Ieri, subito dopo il post sul n° 100 di Rat-Man, ho avuto il mio quarto d'ora di panico, quando Bo, il cagnetto di casa, è tornato da una spedizione difensiva conciato come Leonida dopo la battaglia delle Termopili. Una fontana di sangue.
Corsa dal veterinario sotto il diluvio, infrangendo ogni livello di buonsenso, mentre gli ripetevo ogni tre secondi "Ce la farai, non mollare, ce la farai" (ER, o qualunque serie su ospedali e medici) e, nel frattempo, piangevo (sì, sono un'anima sensibile).
Ora, pare, Bo se la caverà. Le ferite sono diffuse ma non troppo grandi. Più che con un altro cane, probabile si sia azzuffato con una volpe.

Sollievo dagli spalti.

Ciò premesso, veniamo alla recensione di oggi. 

Un giorno a Milano è l'antologia noir edita da Novecento editore in cui nove autori, tra le penne più nere del noir milanese, si cimentano con altrettanti racconti che hanno come sfondo la città di Milano e come luogo temporale il dodici novembre dell'anno appena concluso.
Nove storie che percorrono strade diverse del capoluogo lombardo, a volte intrecciandosi tra di loro, dall'alba del dodici alle prime luci del giorno successivo. 
Storie di malavita e di malagente, di eroi falliti, investigatori privati vittime della crisi, di mercenari dal cuore dolce e di delinquenti da quattro soldi. Storie di vendette, di estorsioni, di sparatorie per una precedenza ignorata, di imboscate, di rapine, di gelosie, di scambi di persona.
Storie nere che ricalcano la città "da bere" e "da morire" di Scerbanenco e Olivieri. Curate da Andrea Carlo Cappi e introdotte dalla prefazione di Andrea G. Pinketts.

Titolo: Un giorno a Milano
Autore: Aa. Vv.
Editore: Novecento Editore
Genere: noir
Formato: antologia
Pagine: 287
Prezzo: 9,90€
ISBN 9788895411538

Dal mio punto di vista, è sempre difficile fare una recensione unitaria di un'antologia di Aa.Vv. A differenza di una raccolta di un singolo autore, infatti, con le "autori vari" rischi sempre di trovarti a leggere, accanto a cose molto belle vere e proprie ciofeche "letterarie".
Fortunatamente questo rischio, con Un giorno a Milano, non lo si corre. Vuoi perché gli autori che hanno prestato le proprie penne e le proprie versioni nere di Milano sono scrittori già "rodati", quindi non penne alle prime armi ma vere e proprie macchine da scrittura. Vuoi perché l'antologia presenta una sua continuità, a cominciare dalla scelta di uniformare le storie della raccolta a un unico lasso temporale e un unico spazio, per concludere con i rapporti di amicizia o di simpatia che legano tra di loro i partecipanti al progetto.
Quello che ne viene fuori è un volume leggero, pulp nelle intenzioni oltre che nella confezione, che permette al lettore di immedesimarsi con uguale interesse e coinvolgimento nelle nove storie esposte. 
Chi è già fan di personaggi letterari apparsi in altri contesti, come Chance Renard, Carlo Medina, Butch Moroni li ritroverà con piacere alle prese con Milano e le sue anime più sordide in questa raccolta. Accanto a loro troverà nuovi personaggi, malinconici e disperati, che nel capoluogo lombardo vivono ogni giorno, e ogni giorno si immergono nelle sue più squallide ipocrisie.

Una lettura che non può mancare a chi ama il noir italiano.

Autori e racconti
(Stefano Di Marino, Kanun-Codice della vendetta; Giancarlo Narciso, Un nome su una lista; Ferdinando Pastori, Un diamante non è per sempre; Paolo Roversi, Ai confini della metropoli; Besola-Ferrari-Gallone, Chi non risica non rosica; Andrea Carlo Cappi, Yo no soy marinanero; Giuseppe Foderaro, Ex abrupto; Francesco Perizzolo, La persona sbagliata; Francesco G Lugli, Maledetto anticipo)


Nessun commento

I commenti sono ciò di cui un blog si ciba.

Perché il tuo commento sia pubblicato ricorda di mantenere un tono civile e di rimanere in topic rispetto all'argomento del post, e mi raccomando: non inserire dati sensibili come email o altro.

Prima di essere pubblicati tutti i commenti sono sottoposti a moderazione.

Grazie